
Esco dal mio hotel e mi basta percorrere poche centinaia di metri per vedere la città cambiare profondamente. Tutto intorno a me sembra incantato, e pare quasi di intravedere i sette nani nascondersi dietro a queste case dagli strani tetti. Questa sensazione mi accompagna per tutto il tempo che trascorro qui.
Chi ha disegnato colmar deve aver miscelato le tempere con la fantasia. Osservare tutto questo mi porta un luccichio negli occhi ed una stretta al cuore.
Raggiungo Petit Venice mentre cammino col naso all’insù e spostando continuamente lo sguardo da un lato all’altro della strada per non perdermi nulla. Ed è davvero così: c’è una piccola Venezia proprio davanti a me.
Continuo a scattare foto perché rimangano sempre tra tutte quelle dei miei viaggi, ma è quello che fotografano i miei occhi che rimane per sempre dentro di me.
La mia passeggiata riprende nel pomeriggio, e credo quasi di aver sbagliato strada, tutto sembra diverso: le luci, i colori… ma le sensazioni che mi dà questo posto restano invariate.
Un’emozione che raramente ho provato altrove, un senso di serenità, di calma, vera e propria pace interiore.